Il 27 febbraio all’Auditorium si è tenuto il Primo Incontro Nazionale delle Consulte Giovanili, organizzato dall’onorevole Giovanna Melandri (Ministro delle Politiche Giovanili) che nell’apertura dei lavori ha presentato gli obiettivi e le linee di lavoro del Piano Nazionale Giovani, uno “strumento per costruire un intervento trasversale, organico e coerente in materia di politiche giovanili”.
Il filo conduttore della giornata è stato dato da alcune tematiche principali, dalle quali emergono il mercato del lavoro, la partecipazione e la rappresentanza.
Secondo quanto detto dal Ministro, e ribadito dal Sindaco di Roma Veltroni, il punto di partenza è evitare che la flessibilità del mondo del lavoro diventi sinonimo di precarietà. Questa situazione è emersa palesemente dal contenuto del filmato-inchiesta “…siamo in ascolto”, in cui si dà voce ai giovani di Torino, Roma e Locri, i quali hanno parlato con spontaneità delle loro storie di vita, dei loro progetti e, soprattutto, dei problemi che vivono (dal mondo del lavoro, alla ricerca di una casa, alla famiglia…).
Sul tema della rappresentanza è intervenuto, invece, il Presidente della Regione Lazio Marrazzo, il quale ha sottolineato l’importanza della partecipazione giovanile nei processi e nelle dinamiche della società, che non può realizzarsi se non viene data loro l’opportunità. È su questa scia che nasce la necessità di potenziare sul territorio la presenza di Consulte, Forum, associazioni e strutture che diano voce alle esigenze dei giovani. Nel corso della giornata è stata data voce ad alcune di queste realtà consolidate. Sono infatti intervenuti i rappresentanti dei Forum Giovani di Basilicata e Campania, e delle Consulte di Piemonte e Valle d’Aosta, a riprova del fatto che i giovani non sono da considerare come un problema, ma come una risorsa per il presente del nostro paese. Forse quello che ancora manca è un coordinamento sinergico a livello nazionale delle varie componenti, che possa svolgere un ruolo significativo all’interno delle istituzioni.
La giornata si è conclusa con le considerazioni del Ministro Melandri, la quale ha accolto favorevolmente l’idea del professore Diamanti di istituire, oltre alle quote rosa, le quote verdi, per dare concretamente spazio in sede decisionale ai giovani.
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