sabato 16 dicembre 2006

Per la gioia di Stefano...

...oggiho saputo che al Teatro Quirino daranno il balletto "Lo schiaccianoci", con il ballerino André De la Roche. Spero proprio di riuscire a vederlo, quindi nel frattempo vi posto la locandina online (dal sito del Teatro Quirino):


Dal 26 dicembre al 7 gennaio
Ente Nazionale del Balletto - Balletto di Roma
Direzione Artistica Walter Zappolini, Cristina Bozzolini
Andrè De La Roche
LO SCHIACCIANOCI
di Petr Ilic Cajkovskij
libretto ed elaborazione drammaturgica Riccardo Reim
scene e costumi Giuseppina Maurizi
maìtre de ballet e assistente alle coreografie Stefania Di Cosmo
light designer Dino Jovannitti
coreografia e regia Mario Piazza
Lo schiaccianoci, com’è noto, anticipa il balletto psicologico del ‘900. Rispetto al grottesco racconto di Hoffmann (Schiaccianoci e il Re dei Topi), il libretto di Petipa – più “rosa” che “nero” - può oggi apparire edulcorato e schematico, al contrario della musica di Ciaikovskij, che genialmente genera, dietro l’apparente festosità, atmosfere stregate e macabre inquietudini.
Il tema natalizio ha creato l’equivoco che sia una sorta di fiaba gioiosa dedicata all’infanzia. In realtà Lo schiaccianoci è dedicato alla tragedia dell’infanzia, al doloroso atto del crescere, al difficile abbandono del mondo dei giochi e delle sicurezze, al superamento di quella linea d’ombra che segna il passaggio verso le tortuosità adolescenziali. Non a caso, molte versioni occidentali definiscono in termini freudiani il lungo sogno della protagonista.
Adottando l’andamento del thriller e coniugandolo al linguaggio della danza contemporanea, liberando la coreografia da sdolcinature datate, Lo schiaccianoci si presta a divenire lo specchio fedele delle generazioni di oggi, precocemente private dell’infanzia (e del diritto all’innocenza) dall’informazione ossessiva e perentoria dei media, che hanno trasformato la guerra e la violenza in spettacolo quotidiano da guardare con distratta indifferenza.
Così, in questa versione in cui situazioni e psicologie vengono capovolte, lo Schiaccianoci diviene il grumo degli incubi della piccola Clara, sinistro personaggio capace di trasformarsi in una macabra Fata Confetto, simbolo dell’ingannevole dolcezza con la quale i malvagi raggirano gli sprovveduti. Clara passerà di inganno in inganno, di spavento in spavento, compiendo così il suo apprendistato. Novella Alice, si desterà quando ormai l’incubo sembra schiacciarla senza più vie di scampo: ritroverà i suoi cari, ma vedendoli ormai con gli occhi di chi – forse ancora confusamente – comincia a comprendere che da quegli affetti bisognerà imparare a distaccarsi e a fare da soli.

4 Comments:

Stefano said...

Wow! che figata!
Ma perché non me l'hai detto subito, che correvo a prendere i biglietti? ora magari saranno pure esauriti...
vabbè dai, casomai la prossima volta allora...

sumono said...

nn skerzare.. almeno online sono già finiti ;__;
lunedì quando arrivo ti trascino al teatro per andare a comprarli allora! uha uha uha

Concetta - said...

fateci sapere che veniamo anche noiiii

forse...

sumono said...

dai dai venite anche voiiiiii!!!!

i posti più economici sn a 13 euro in galleria, però sotto i 26 anni, altrimenti 16. in settimana vado a vedere se c'è qualcosa ancora disponibile e vi faccio sapere ^__^